вторник, октября 31, 2006

Parlavamo di soldi

Maurizio Pittau
Economie senza Denaro
I Sistemi di Scambio non Monetario nell'Economia di Mercato

pp. 176 - € 9
Prima edizione ottobre 2003 - Ristampa aprile 2005

Oggi tutto, o quasi, è denaro, tutto dipende dal denaro, tutto si riconnette al denaro. Il denaro considerato nella globalità delle sue valenze, ha raggiunto una grande persuasività psicologica, culturale e sociale e un volume quantitativo altissimo. Il denaro con la sua straordinaria fluidità penetra nella società, determinando le abitudini di vita e diventando spesso il fine principale. Ma come sarebbe la vita dell’uomo se si potesse fare a meno del denaro? Cosa è il denaro e cosa rappresenta oggi? Come l'assenza di denaro aumenta fiducia, cooperazione, altruismo e sviluppo? Sono possibili progetti di cooperazione allo sviluppo senza denaro? L'economia può essere etica? Si può conciliare la produzione con la relazione e il mercato con la reciprocità? Il libro analizza i vari sistemi di scambio non monetario presenti nel mondo studiandone i limiti e le potenzialità. Il volume, divulgativo, non richiede la conoscenza di elementi di economia.


Se vincessi

Se vincessi un miliardo a scacchi, ruberei una bic in cartoleria e scriverei su ogni banconota “ho vinto un miliardo!” e poi le spenderei tutte.
Se vincessi un miliardo a scacchi, mi farei una plastica facciale per riuscire a toccare il naso con la lingua.
Se vincessi un miliardo a scacchi, andrei in giro per strada con un allarme installato nel mio corpo, ad altezza delle tasche.
Se vincessi un miliardo a scacchi, lo farei cambiare in monetine di rame per avere il piacere di perderli a destra e a manca e dire chissenefrega.
Se vincessi un miliardo a scacchi, mi iscriverei ad un corso di origami.
Se vincessi un miliardo a scacchi, comprerei un paio di orecchie da elfo per mio padre e gli farei un servizio fotografico.
Se vincessi un miliardo a scacchi, prolungherei il bancone del bar del Panta.
Se vincessi un miliardo a scacchi, affitterei un pulmino scuolabus col quale raccatterei tutte le lucciole lungo i viali e tutte insieme andremmo a comprarci vestiti bianchi da sposa.
Se vincessi un miliardo a scacchi, andrei in Russia e li brucerei per far venire un po’ più caldo.
Se vincessi un miliardo a scacchi, rilegherei le banconote e ci scriverei un libro che poi rivenderei a un miliardo.
Se vincessi un miliardo a scacchi, li metterei in valigetta e nella valigetta ci metterei una lampadina, così quando apro la valigetta mi si illumina il volto.
Se vincessi un miliardo a scacchi, dovrei finalmente comprarmi un portafoglio.
Se vincessi un miliardo a scacchi, informerei subito dell’accaduto Robin Hood, solo per il piacere di essere derubata da lui in persona.
Se vincessi un miliardo a scacchi, monopolizzerei i tappeti elastici al parcogiochi per una giornata intera.
Se vincessi un miliardo a scacchi, metterei un fazzoletto in testa e gli occhiali da sole e mi disegnerei un neo sopra il labbro e mi metterei davanti al ventilatore.
Se vincessi un miliardo a scacchi, non lo pubblicherei mai e poi mai sul blog.
Se vincessi un miliardo a scacchi, sarei alquanto sbalordita, perché manco so giocare a briscola.

воскресенье, октября 22, 2006

Sergio

Nuovità mousicali

Ho aggiunto dei link qui a destra, nella sezione Musicaa, in seguito a recenti scoperte e relativi innamoramenti.
I Bad Sector ed i Kirlian Camera, per esempio, sono gruppi italiani di cui totalmente ignoravo l'esistenza fino a che non conobbi Иля, un bielorusso (e solo questo già descrive il personaggio in questione), che sogna di scorazzare per i locali sotterranei di Pordenone e che mi interrogava continuamente sulle Brigate Rosse e gli anni di Piombo, sul panorama underground noise italiano, sui movimenti antifa a Bologna... E io che rispondevo un po' incerta*, e mi rammarico ancora del fatto di avergli raccontato solo cose a grandi linee, un po' leggende, un po' luoghi comuni, insomma è emersa la mia beata ignoranza* a riguardo.
Comunque, grazie a questo amico bielo ho conosciuto la musica di Magrini, principale esponente dei Bad Sector. Иля mi raccontava di lui, che ha studiato al Dipartimento di Informatica Musicale del CNR di Pisa, cominciando la sua vita di esperimenti con strumenti musicali alternativi, basati su "sensori" collegati a computer che trasformano i movimenti in suoni. L'amico bielorusso mi raccontava che ai suoi concerti, Magrini si presenta sul palco col pc ed il suo campionario di strumenti insoliti e un videoproiettore che mostra disegni tridimensionali in movimento e la scritta-messaggio "Your Atoms Will Live Forever", e questo Magrini che smanetta pulsanti e indossa occhiali con ai lati due faretti che tagliano il buio dello stage (ma fa più paura di Marylin Manson!). A 'sti racconti infoiati dell'amico bielo mi mettevo un po' a sorridere e gli chiedevo ma scusa ma che musica fanno 'sti badsector? e Иля mi rispondeva eh, nella scena dell'ambient industrial, Magrini fa queste cose monumentali impressionanti e oscure e drone-oriented, che sono anche un po' dark-ambient, anzi mi sembra riduttivo definirli dark-ambient, perchè la sua musica scaturisce dalle viscere della Terra, blin, e allora l'amico bielo mi fa vedere la copertina del cd: una specie di pozzo naturale sui colli romani dove Magrini, attraverso apparecchiature e microfono particolari, è andato a registrare e rielaborare i suoni della natura. E da lì è nato questo suo cd. Ascoltatevelo sul sito, e fatevi dei viaggi.
Poi, per i palati più semplici, diciamo, ci ho messo i Sigur Ros, islandesi, in certe situazioni proprio quello che ci vuole, in altre, una palla assurda. Gli Einstürzende Neubauten sono un po' come i tortelli di zucca, o li ami o li odi.

*Musica a parte, guardatevi quanto ignorano i nostri ministri, quelli che guadagnano biliardi di euro... http://oknotizie.alice.it/go.php?us=281002d8e1119d2f. (E' grazie all'Agnigno che scopre queste cose qua, che Iena!).

понедельник, октября 16, 2006

Bisogna combattere il Sistema


NO!

alle calzine dell'ipod
ai robot col culo quadrato
alle vacanze in deltaplano
alle centosette cifre che devo pigiare ogni volta che voglio telefonare in Russia
alle file in segreteria di facoltà, per farsi dire poi ha sbagliato sportello signorina (con tono pure prepotente)
alle sigarette Elixir che si sono conformate ignomignosamente al prezzo generale, senza alcun miglioramento nel campo della qualità
al binario terzo della stazione di Modena, in cui ho buttato gli anni più belli della mia vita aspettando treni in ritardo
ai terapeuti PatchAdams nei centri alcolisti anonimi
ai giapponesi degli ultimi tempi
alle borse che sembrano comode ma poi non trovi mai le chiavi vaccacane
al sistema insulso infingardo imputridito ipocrita


E chiudo questo stramaledetto post con un urlo di protesta strapesa a questo link:
http://www.youtube.com/watch?v=TviTCFAGr6w


*La foto è stata scattata a San Pietroburgo, tra le file della protesta durante il G8 2006. I partecipanti erano praticamente tutti quelli che vedete in foto...

суббота, октября 14, 2006