Francamente
Non capisco, ma mi adeguo. I pensieri mi scivolano addosso come fredde goccioline lungo la schiena.E cammino stoicamente a testa bassa coprendomi col bavero della giacca. Eppure sento che è ora di lasciarsi portar via dal vento. Via col vento.
So solo che ti amo.
Questa è la tua disgrazia.
Oh, aspetta Rhett...Rhett...se te ne vai, che ne sarà di me, che farò?
Francamente me ne infischio!
alle 12:39:00 PM ci sarà sempre una tazza d'acqua calda che t'aspetta
7 Comments:
Una delle più belle battute da film.
Insieme a "Chi ti ha dato il permesso di chiamarmi Bernie?".
Io ero intriso nel mio letto (proprio intriso, due entità inscindibili, direi).
ciao rossella!
come va? sei pronta?? manca poco più di una settimana!!! che bello sono proprio contenta per te.(nel frattempo si sta concretizzando la quasi utopia x me di venire in russia E incontrare anche il mio amico australiano prima di partire, ma non parliamo troppo presto ke altrimenti poi nn succede. ma cmq in russia ci vengo, questo è quasi certo, quindi attendimi!)
ad ogni modo: ti dò il link del mio nuovo blog che forse potrebbe essere un po' meglio dell'altro (ci vuole poco in realtà): http://desesperaymuere.blogspot.com. a presto e se nn ci sentiamo prima buon viaggio e buona russia!!!! un bacio :)
Dove? dimmi dove devo lasciare un messaggio io ora? vago per il tuo blog da un po' ma non mi decido a fermarmi per lasciarti la mia tazza d'acqua calda.
FRANCAMENTE è lo stesso. punto e a capo.
mi fermo qui ora.
e scondizolo insieme al bobo e allo stesso tempo mi lamento e faccio la vittima come la laica perchè FRANCAMENTE non ho ancora realizzato il tempo Sensamac.
Ho qualcosa che mi punge nella tasca dei jeans. Toh, un pezzo di puzzle! che ci faccio con questo? ci faccio che se lo guardo una mattina di sole, che ne so, in maggio, per dirne una, rischio di avere un attacco di chiesismo e di ritrovarmi davanti a s.petronio (chiusa anche questa volta?)e con il cappello di vasco ben impiantato in testa rischio di arrampicarmi fino in cima, di contare fino a 4 in tedesco (ein, zwei, drei, vier...è che non mi ricordo se funf ha la sciarfess oppure no..) e poi di buttarmi e volare a san pietroburgo per guardarti dall'alto.
ti dona quella salopette a righe, ma più di tutto ti dona il naso rosso.
ma sarà il girotondo di bambini biondi dalla carnagione chiarissima, saranno le loro capriole, sarà vladimir che prova l'esercizio di giocoleria (mi ricorda un po' la nostra pingui vale), saranno loro a tranquillizzarmi.
sta bene la mac, sì sì, l'ho sentita. dice che è un bell'ambiente.no, non ha molta voglia di tornare...
volo sopra bologna. ecco il nettuno, sono quasi arrivata.
scendo, ora posso tornare a casa, e non mi preoccupo di attraversare piazza s. stefano con qualcosa che mi punge nella tasca dei jeans.
sensasenso (ma posso chiamarti bernie?)...grazie della visita! bello l'intrisione intrisaggio intrisismo col letto... bello il letto.
asagao (posso chiamarti veronica?) spasybo per l'indirizzo del nuovo blog. ti ho visitata e ho lasciato un commentino. ma che ca**o c'è scritto, e soprattutto: che lingua è?!?
anonymous (posso chiamarti Ursula?): ehi, zuccherino, facciamo le stupidine, eh? a me quel pezzo di puzzle mi punge non nella tesca dei gins bensì proprio qui appena sotto lo sterno lì dove passa l'aorta, all'interno di quella meravigliosa gabbia toracica che non chiamiamola gabbia vaccaboia, chiamiamola piuttosto voliera che fa più stile noeuv. dentro a quella voliera c'è il mio piccione che pulsa, ù-uhù-ù, sbatte le ali e fa gnic gnic con la testa come solo i piccioni e totò sanno fare. ah, lo sapeva fare anche la gallina dipinta sulla sveglia della nonna.
laura, ù-uhù-ù ma cosa dico, ursula, non so cosa saremo io e te il prossimo autunno. tu avrai gli occhi a mandorla e mangerai con le bacchette e invece della tachipirina ti infilerai un ago nell'orecchio; io avrò i capelli biondi e una quinta di reggiseno e scruterò il cielo stellato per scorgere mio marito sullo sputnik.
ocio. m'è venuta in mente una cosa pesissima: ma quando torno l'amico Apparecchioperidenticonlepiastrineattaccastacca dove sarà? non l'ho salutato nella maniera appropriata (cioè con una gianda). va be', tanto non mi stava poi così simpatico.
tvb (prendimi sul serio, ti prego)
heheh in tuo onore svelerò i segreti celati dietro i miei post (nonostante con ciò cada la meravigliosa aura di mistero per lasciar spazio ad uno sbalordito -in senso negativo- "oh..." e la banalità ti colpirà violentemente sul viso):
allora nel primo (quello che hai commentato) è scritto in cinese qualcosa di riassumibile così: ciao, mi chiamo veronica, studio cinese russo e tedesco all'università, il cinese non è molto difficile e mi piace molto.
nel secondo è scritto in giapponese: ciao, io sono veronica, sono italiana. oggi qui fa molto caldo! (l'ultima frase che ho imparato). e il titolo (nana korobi ya oki) è un proverbio (la prima frase che ho imparato) che vuol dire cadi 7 volte, rialzati 8. molto saggio e ottimista, per questo mi piace :P.
ora dirai, il cinese lo studi, ma il giapponese? ecco, il giapponese.. oltre ad avere qst mio amico australiano che ormai parla il giapponese praticamente cm seconda lingua, ho conosciuto un tipo giapponese a storia dell'arte, un tipino moooooolto interessante, e perciò il mio interesse per il giappone è in leggero incremento (nonostante rimanga il fatto che le donne sono trattate malissimo e infatti poi diventano sceme per questo).
do skorogo!
poka :)
Vero
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