вторник, марта 21, 2006

Il mignolo di Budda

Sono venuta a sapere che ogni tanto questo mio blog viene silenziosamente visitato da amici filorussi. Dedico a loro questo post, e soprattutto a Viktor Pelevin, che ultimamente mi sta facendo impazzire (e non so se in modo positivo o negativo).

Виктор Пелевин (lui) è…-non riuscirò ad essere oggettiva- … lo scrittore russo avant-pop più in voga tra la Russia della post-perestrojka, cronista indiscusso del trapasso dell’Urss ad oggi (dalla rivoluzione bolscevica all’Unione sovietica, dalla Перестройка, al successivo colpo di stato, alla successiva democratizzazione, all’era Putin), che rifiuta il ruolo di portavoce della sua generazione e snobba il mondo dell’esistenza ritirandosi di tanto in tanto in qualche monastero zen. Insomma un figo.
Degno successore di Bulgakov, degnissimo.

Boh, difficile affibbiare un’etichetta a questo scrittore così profondo… alcuni lo definiscono un cosiddetto cyberpunk. Ma non mi piace la definizione, non so perché ma mi sa di lattine di birra e pepsi.
Quindi non saprei che dire se non: leggetevi
Il mignolo di Budda (titolo originale Чапаев и Пустота)*,
che potete trovare in lingua originale (хлев для ваших зубов…se mai si dice così, друзья) su un sito che ho scoperto ieri notte e che mi ha tenuta occupata per una buona mattinata.
Вот он:
http://pelevin.nov.ru/. Vi trovate tutte pubblicate tutte le sue opere (tra cui romanzi, interviste, racconti, articoli, etc), anzi addirittura si possono ascoltare delle letture. Si respira quell’inconfondibile atmosfera del dormiveglia, del limbo tra realtà e mondo virtuale, tipiche di quel Gogol’ III millennio convertito al buddismo e occasionale consumatore di funghetti magici che risponde al nome di Виктор Пелевин.


* copioeincollo la quarta di copertina: “Petr Pustotà, un importante poeta di Pietroburgo, si trova inaspettatamente a dover vestire gli scomodi panni di aiutante per il leggendario comandante Capaev e per la sua formidabile amica, addetta alla mitragliatrice, Anna, nel corso della Guerra Civile del 1919 tra bianchi e rossi. Ma qual è il segreto della mitragliatrice? Perché Petr continua a svegliarsi in un ospedale psichiatrico di Mosca negli anni '90 dove viene sottoposto a sedute di terapia "turbojunghiana"? E cosa c'entra Arnold Schwarzenegger in tutto questo?”
Ma non è tutto così assurdo e folle in questo romanzo. Onirico, sì. Una commedia metafisica ed una satira sanguinosa allo stesso tempo, che si svolgono nel Vuoto assoluto (Пустота, il nome del protagonista, significa infatti Vuoto), con tutte le accezioni zen che il Vuoto può assumere.
Un romanzo che disegna una parabola ascendente: nell’ultimo capitolo l’autore ci offre le sue conoscenze di buddismo e cattolicesimo, metaforizzandole nelle figure dei tre delinquenti russi in preda ad allucinazioni da funghi.
Magistrale.

2 Comments:

Anonymous Анонимный said...

Davero interessante questo autore... Mi informerò subito e leggero qualcosa di suo.
Una parola in difesa del cyberpunk e dei sui temi oggi più che mai attuali come quelli di interazione tra uomo e macchina ed informatizzazione di massa: da questo genere letterario si può estrarre un'utile punto di vista (molto spesso critico) nei confronti dei nuovi miti della nostra società.

10:09:00 AM  
Blogger ferro_ud said...

ho comperato proprio ieri "il mignolo di Buddha" davvero un piccolo capolavoro, almeno nelle prime 50 pagine.

Un autore sconoscito che sta già prepotentemente scalando le classifiche della mia readinglist personale di tutti i tempi. Ho appena ordinato anche "Babylon".

10:00:00 AM  

Отправить комментарий

<< Home